Come per lo Samhain e la celebrazione dei fedeli defunti, anche per il Natale è presente un importante retaggio del passato e delle tradizioni pre cristiane, che permane quasi “camuffato” nelle odierne festività.
Oggi parleremo della bellissima pianta dell’agrifoglio, pianta molto forte , comune in Europa occidentale e che ama la protezione di folti boschi.
Questo arbusto è oggi associato alla stagione invernale e più precisamente al tempo del Natale.
Ma cosa c’entra questa pianta con la celebrazione della nascita del Figlio di Dio? I primi cristiani giunti in Europa, probabilmente neanche conoscevano questa pianta e la nascita del Cristo non aveva nessuna assonanza con questo arbusto. Ulivi, cedri, palme e molti alberi da resina erano sicuramente più adatti per festeggiare la notte di Betlemme.
Come mai allora l’agrifoglio oggi è uno dei simboli più evocativi del Natale?
La sua presenza è da ricercarsi nelle antiche feste pre cristiane e più precisamente nella tradizione celtica. Infatti, le antiche religioni europee associavano il periodo che va dalla festa di mezza estate , al solstizio di inverno con il dominio del Re agrifoglio. Questa forza maschile era in perenne lotta con il suo antagonista, il Re Quercia, signore della stagioni solari .
Entrambi alla ricerca dei favori della dea madre, si alternavano dopo un’ estenuante lotta , padroneggiando sei mesi ciascuno e dividendo l’anno in due regni: quello del buio e quello della luce. I due Re simboleggiavano infatti l’affievolirsi della luce e la sua rinascita : nel regno del Re agrifoglio il buio e la morte della natura volevano un dio saggio, anziano e riflessivo, mentre nel regno del Re quercia il sole forte e luminoso evocava la vittoria di un dio dinamico, fertile e spensierato.
Queste credenze dopo l’arrivo del cristianesimo non scomparvero e vennero assorbite nelle nuove festività , diventando con il tempo, elemento evocativo di celebrazioni effettivamente a loro estranee.
Con l’avvicinarsi del Natale troveremo l’agrifoglio in molte decorazioni, biglietti di auguri e pacchi regalo,; non ignoriamolo, è un simbolo antico che ha partecipato a costruire la nostra cultura europea e che merita il nostro rispetto:; perseverante come la sua natura e solido come le sue radici.
Amas Veritas