Le Rune - un dono del cielo

Le Rune - un dono del cielo

In questo breve articolo parleremo di un bellissimo dono regalatoci dal cielo tanti secoli fa: le Rune.

Sarebbe impossibile spiegare tutto il mondo di questi antichi segni in un piccolo articolo, ma proveremo a tracciarne le linee principali per ottenere una conoscenza base e soprattutto stimolare la curiosità…

L’origine delle Rune norrene è sconosciuta, probabilmente il primo alfabeto runico venne prodotto dalla civiltà etrusca per poi essere trasmesso, non senza subire modifiche, a quella Celtica nel lungo periodo in cui le due popolazioni si trovavano a dividersi la penisola italica ed avere scambi commerciali rilevanti.

Tra il V e il III secolo a.C. i Celti, nella loro moltitudine di popoli stanziati in tutta Europa, quasi certamente trasmisero l’alfabeto runico a tutte le popolazioni nordeuropee, comprese le piccole tribù ancora agli albori del loro sviluppo che occupavano la Penisola Scandinava. Infatti, i grandi popoli del nord che conosciamo come popoli Vichinghi, “nasceranno” molto più avanti delineando la loro identità culturale solo nell’alto medioevo, quando l’Europa, ormai cristianizzata quasi per intero, non aveva più ricordo dell’alfabeto runico sostituito da secoli con quello latino a causa delle conquiste romane.

Questa è una delle tante teorie sulla nascita dei simboli runici norreni ed è frutto di ultimissimi studi ancora in evoluzione.

È bello pensare che l’Europa antica abbia avuto un singolo crogiolo culturale proveniente dalle due culture più misteriose della storia come quella etrusca e quella celtica.

Ad ogni modo nella Penisola Scandinava le Rune acquisirono nel tempo una loro identità divenendo, più che uno strumento di scrittura, una vera e propria porta per il mistero e la conoscenza. Infatti, questi simboli erano per lo più usati come segni magici e di divinazione, immancabili sui totem nei templi, su armature, asce e bracciali da guerra, sulle leggendarie navi e ovviamente nelle mani degli stregoni.

Anche quando l’alfabeto runico era utilizzato per la scrittura, lo si trattava con immenso rispetto e per scopi quasi esclusivamente religiosi o comunitari; questo perché per la tradizione norrena  il FUTARK (è questo il nome dell’alfabeto runico) aveva avuto origine dal grande sacrificio di Odino, il Padre degli dei.

Egli riuscì ad ottenere il FUTARK per donarlo agli uomini (abitanti del Midgard) non senza molte sofferenze, sacrificando il suo occhio e restando appeso al Grande Frassino fino ad ottenere il “sussurro” della conoscenza, cioè le Rune.

Per questo motivo l’uso di questi segni rappresentava per i popoli scandinavi il saper attingere alla conoscenza stessa donata agli uomini dalla divinità come grazia.

Dopo questo piccolo riassunto storico e mitico, è interessante capire quali siano le caratteristiche di questi simboli antichi e l’uso che ancora oggi, dopo secoli se ne fa.

Nonostante le diverse credenze di ciascuno di noi, ritengo sia impossibile non attribuire proprietà sovrannaturali a questi segni antichi. La loro storia è talmente antica e misteriosa da non poter non chiedere rispetto…che provengano da Odino, o dallo stesso Spirito che anima il creato, resta il fatto che le Rune portano con sé un potere ancestrale antico quanto l’uomo e per questo il loro utilizzo richiede la massima attenzione.

L’uso che più appartiene a questi simboli è quello della “divinazione”. Metto tra virgolette questa parola, perché nella sostanza la lettura delle Rune si differenzia per molti aspetti dagli altri strumenti divinatori ed il lettore è di fatto un semplice tramite e non un conduttore.
Infatti, nella lettura delle Rune, il runologo non fa altro che “dichiarare” la runa ed il suo significato…loro sono esatte e non ammettono variazioni di interpretazione.

Allora tutti possono leggere le Rune? Non esattamente, è necessario come per ogni arte magica, possedere una sensibilità apposita e forse una specifica dignità, affinché questi simboli possano schiudersi e prestarsi alla loro conoscenza.

Chi ha esperienza con questi straordinari strumenti conosce bene lo stupore nel pescare ripetutamente la stessa runa ad una specifica domanda anche dopo diversi rimescolamenti nel sacchetto… personalmente posso dirvi che ad ogni lettura ci si trova davanti all’INCREDIBILE e alla sensazione di essere semplici spettatori di un evento altissimo, nel quale la vita di chi ti è davanti appare chiara e profonda.

Importante è dire che le Rune non dichiarano mai ciò che noi chiamiamo “futuro”, ma tracciano la via che porterà ad un eventuale avvenire, dando gli appigli per cambiare o perseverare il percorso attuale. Il loro svelare è conoscitivo non fattuale.

Molti sono oggi i manuali cartacei o digitali utili a conoscere le Rune ed il loro utilizzo, ma nulla è come l’esperienza! Solo trovando una connessione con loro, maneggiandole e avendo tanta pazienza nel volerle conoscere, si potrà capire se si sarà in grado di iniziare con loro un “rapporto” o meno.

D’altra parte, se lo stesso Odino per averle ha dovuto sacrificare il suo occhio, noi comuni mortali non potremmo mai pensare di poterle utilizzare come semplici oggetti per il passatempo.

Esistono Rune incise su diversi materiali…di fatto questo è poco importante…io consiglio sempre materie naturali, come pietra, legno o metalli poveri, l’importante è conservare questi misteriosi segni con il massimo rispetto, in una sacca di cotone o cuoio e assicurarsi di “pulirli” di tanto in tanto dalle energie pesanti.

Forse in futuro potrei decidermi di iniziare un piccolo corso a proposito…vedremo.

Nel frattempo, vi invito a cercare qualche notizia in più su questi stupendi simboli che lo Spirito ci ha donato.

Buon cammino!

Amas Veritas

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